Teatro

Antonio Rezza in Abruzzo con 'Io' e 'Pitecus'

Antonio Rezza in Abruzzo con 'Io' e 'Pitecus'

Si preannuncia un fine settimana aquilano per Antonio Rezza. Sono due gli spettacoli previsti.

Infatti, lo spettacolo "Pitecus", in programma per ieri sera, 14 agosto al castello Piccolomini di Ortucchio (AQ), non è potuto andare in scena a causa del maltempo e, quindi, verrà recuperato  domenica 18 agosto.
Il giorno precedente, invece, sabato 17, l'artista sarà presente a Pescasseroli (AQ), in piazza Duca degli Abruzzi, con la performance "Io".

Entrambe le performance del dissacrante artista sono composte di quadri scenici, coloratissimi e popolati da personaggi strani.

"Pitecus", in scena da 18 anni, in tutta Europa, dissacra e svergogna non solo l'essere umano medio con le sue perversioni, ma anche i miti storici come Giovanna d'Arco o fiabeschi come Cenerentola. "PItecus" racconta di un andirivieni di gente che vive in un microcosmo disordinato (stralci di realtà si susseguono senza filo conduttore, tutti si sentono vittime, in realtà sono cattivi, qualunquisti e narcisi, convinti di essere originali, ... quasi delle caricature fumettistiche). La performance in programma ad Ortucchio (AQ) domenica 18 agosto, si inserisce nella lunga kermesse (01-31 agosto) organizzata dall'Ass. Quelli di Achippe per valorizzare l'aspetto archeologico della cittadina marsicana attraverso arte, musica, teatro e danza.

"Io", in scena da 15 anni, altrettanto noto e replicato, verrà allestito a Pescasseroli (AQ), nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, sabato 17 agosto. Porta in scena dei personaggi che sono simpatiche vittime dell'agglomerazione. E' ancora più dissacrante e più rivolto alla vita spicciola di tutti i giorni.

Questo è quello che diceva Franco Quadri a proposito dell'accoppiata vincente Rezza-Mastrella: << Qualcuno poteva forse pensare che, col trascorrere degli anni, il fenomeno Antonio Rezza-Flavia Mastrella fosse destinato a trovare un po’ di pace, se non il senso della ragione; e invece questa ragione ha sviluppato i suoi artigli fino a raggiungere la follia pura, ma elaborando il pensiero con un’acutezza così forsennatamente logica da fare a pezzi la sedicente realtà, assunta e cavalcata con criteri rigorosamente matematici. >>